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Il Contadino in cucina: le migliori 5 ricette con le Pere Opera

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Ricette con Pere Opera

5 idee originali dolci e salate per utilizzare al meglio le nostre Pere Opera nella tua cucina

 

1. Risotto con Pere Abate, Gorgonzola e noci

Questa pietanza è molto raffinata e adatta a delle occasioni speciali: il Zola è ammorbidito dalla polpa delle pere  è un raffinatissimo e consistente primo piatto, adatto ad essere servito in occasioni speciali.

In questo risotto, il sapore deciso del gorgonzola è ingentilito dalla morbida e succosa polpa delle pere, ed arricchito da croccante granella di noci.

Tempo di preparazione e cottura: 40 min

Ingredienti (per 4 persone):

Inizia tritando grossolanamente le noci e metti da parte. Trita lo scalogno, dopodiché mettilo in una pentola a soffriggere con il burro. Fallo appassire e aggiungi il riso, che all’inizio dovrai far tostare per qualche minuto. Aggiungi il bicchiere di vino e lascia sfumare.

In modo graduale, ogni volta che il riso si asciuga, aggiungi uno-due mestoli di brodo e continua a girare con un mestolo fino alla cottura perfetta del riso. Mentre il riso cuoce, sbuccia e taglia a cubetti le Pere Abate. Se hai un mixer, frulla una sola pera e tienila da parte. Pulisci il gorgonzola e taglialo a cubetti.

5 minuti prima circa che il risotto sia pronto, aggiungi il gorgonzola, le pere Abate a cubetti e quella frullata e metà delle noci grattugiate. Spegni il fuoco, aggiungi il grana e manteca con il burro rimasto. Impiatta e aggiungi una spolverata di noci tritate e grana padano.

 

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2. Insalata di Pere Williams Opera, Melograno di Puglia, Noci e Parmigiano Reggiano

Questo piatto è una ricetta facile, veloce da preparare e molto leggera. Il sapore delle Pere Williams Opera contrastano e ammorbidiscono il sapore deciso dell’insalata e delle olive. È un’ottima alternativa alla solita pizza o panino al volo in pausa pranzo, oppure perché no? Anche per una cena leggera o come contorno a dei secondi di pesce.

Ingredienti (per 4 persone):

Lava le pere, sbucciale e tagliale a dadini, dopodiché trita le noci in modo abbastanza grossolano. Taglia il melograno e estrai i semini e mettili da parte, dopodiché lava e pulisci l’insalata che hai scelto (a meno che sia già lavata e pulita) e tagliala come preferisci. In una piccola ciotola metti olio EVO, una piccola spolverata di pepe e del succo di limone: gira e mischia con una piccola frusta o con una forchetta.

Impiattate mettendo verdure, noci, pere, melograno ed infine il parmigiano grattugiato a scaglie, dopodiché condite il tutto con la salsina preparata prima.

 

Pizza con Pere williams, zola e noci

3. Pizza con Pere Williams Opera e Zola

La pizza mette sempre d’accordo tutti e questa è una ricetta facilissima da fare e che potrai utilizzare come antipasto gourmet o per farti una piccola coccola la domenica sera, quando non hai proprio voglia di impegnarti e metterti a cucinare.

Ingredienti (per 4 persone):

Stendi il panetto di pasta per la pizza e disponilo sulla teglia aggiungendo un filo d’olio. Metti in forno la teglia per 15 min ca a 200 gradi. Intanto taglia a fettine le pere e mettile in padella per qualche minuto con lo zucchero e taglia a dadini il gorgonzola.

Dopo 15 min, estrai la teglia e disponi sulla pizza i dadini di Zola e rimetti in forno fino a quando il formaggio non si è sciolto. Aggiungi infine le fettine di pera cotte e altri cubetti di gorgonzola, completa con un giro d’olio e fai cuocere in forno per altri 2 minuti.

 

Torta soffice pere abate

4. Torta di Pere Abate Opera Soffice

Questa versione della torta di pere è super veloce e ottima come dolce “dell’ultimo minuto”: è buonissima e fa scena! In questo caso noi consigliamo le Abate Opera, ma sono ottime anche le Williams Opera e quando disponibili anche le Decana.

Ingredienti per uno stampo da 24cm ca

  • pere abate Opera
  • 200 gr di farina ’00
  • Zucchero 150g circa (facoltativo)
  • Olio di semi di girasole 70g
  • Uova
  • 125 gr di ricotta a temperatura ambiente o panna da cucina oppure yogurt bianco sempre a temperatura ambiente buccia grattugiata di limoni di Amalfi non trattati
  • 1 bustina di lievito per dolci Zucchero a velo

Monta con le fruste uova, zucchero e bucce di limoni Amalfi grattuggiate. Poi aggiungi mano a mano olio e ricotta (o yogurt o panna). Infine aggiungi lievito setacciato e farina, fino ad ottenere un impasto morbido e vellutato.

Dopo sbuccia le pere e tagliale a spicchi in 4 o 6 parti. 3-4 spicchi falli a dadini e mettili nell’impasto mischiando per bene. Trasferisci l’impasto in una teglia imburrata o riaperta da carta da forno. Gli altri spicchi appoggiali sulla superficie a raggio.

Cuoci in forno già caldo a 180º per circa 45 min. Quando è pronta, lascia riposare per 30-40 min.

 

Purea di pere Abate o Williams Opera

5. Purea di Pere Abate o Williams Opera

La purea di pere è buonissima, molti fanno quella di mele, sottovalutando quella di pere. Questa ricetta è molto facile e l’unica cosa che ti serve sono:

Lava le pere Opera e tagliale in pezzi grandi. Mettile a cuocere a fuoco moderato con i 2 bicchieri d’acqua e lo zucchero. Dopo 20 min circa, quando vedi che le pere sono belle morbide e cotte, scolale e passale nel passaverdure. Infine aggiungi un cucchiaio di succo di limone Primofiore e un pizzico di cannella. Fai raffreddare e gustati la tua purea!

 

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Il Contadino in cucina: confetture e composte

La fine dell’estate è l’occasione ideale per mettere in vasetto i sapori preferiti della bella stagione, da ritrovare durante l’inverno quando sentiremo la mancanza del sole e dei frutti estivi.

L’origine della confettura è molto antica: già i Greci usavano bollire le mele cotogne insieme al miele, per ricavarne una conserva. Gli antichi Romani immergevano invece la frutta  in una mistura di vino passito, vino cotto, mosto o miele. Lo zucchero arriverà in Occidente in seguito alle Crociate, e si diffonderà nell’Europa settentrionale durante il periodo coloniale, grazie alle importazioni di zucchero di canna. E così si diffonde l’uso delle confetture; il nome deriva proprio dal verbo “confettare”, per indicare la preparazione di alimenti destinati alla conservazione.

Spesso sentiamo utilizzare come sinonimi marmellata e confettura, ma in realtà indicano prodotti differenti.

La marmellata può essere composta solo da agrumi (arance, limoni, mandarini…) e deve contenere un minimo di 20% di polpa o purea di agrumi.

La confettura può essere composta con qualsiasi altro tipo di frutta, che dev’essere presente per almeno il 35% del totale. La confettura semplice deve contenere il 35% di polpa di frutta e il 45% di zuccheri, mentre in quella definita “extra” la quantità di frutta deve essere minimo al 45%.

La composta invece è una preparazione di frutta di qualsiasi tipo con un’altissima concentrazione di frutta per un quantitativo di zuccheri molto inferiore. 

Ecco alcune ricette per creare conserve fai da te buonissime e particolari!

Composta di mele cotogne e zenzero

Una ricetta perfetta per accompagnare formaggi e sapori decisi.

Ingredienti:

  • 500 gr di mele cotogne
  • 150 gr di zucchero
  • Mezzo limone spremuto
  • 10 gr di zenzero fresco pelato

Sbuccia le mele, eliminando torsolo e semi; tagliale a pezzetti e mettile in pentola con lo zucchero, il succo di limone e lo zenzero tagliato fine. Fai cuocere a fuoco lento per almeno mezz’ora: le mele devono sfaldarsi completamente e il liquido rilasciato dovrà essere assorbito.

Aggiungi un pizzico di sale e lascia raffreddare prima di servire la composta.

Marmellata di limoni

La perfezione sarebbe avere i limoni di Sicilia e trasformarli in questa prelibatezza.

Ingredienti:

  • 300 gr di limoni (biologici, non trattati)
  • 200 gr di zucchero

Lava accuratamente i limoni (si tiene anche la buccia!) e tagliali a fettine, eliminandone i semi. Sistemali in una ciotola, ricopri con acqua e lascia riposare per almeno 24 ore. Poi ripeti l’operazione, scolando e ricoprendo nuovamente di acqua. Copri con della carta trasparente e lascia riposare altre 24 ore, sempre a temperatura ambiente. Questa procedura serve ad eliminare la componente acidula dei limoni.

Metti i limoni in una pentola e ricopri con l’acqua; porta ad ebollizione, poi scola le fettine e conserva l’acqua di cottura. Aggiungi lo zucchero e fai cuocere per circa 40 minuti, aggiungendo acqua di cottura se necessario. Quando la marmellata raggiunge la giusta consistenza, versala nei barattoli. Chiudi con il coperchio ermetico e capovolgi, lasciandola a  raffreddare completamente. I contenitori non vanno mai riempiti fino all’orlo, si deve lasciare uno spazio che serva a gestire l’aumento del contenuto e a formare il vuoto all’interno del contenitore. Inoltre per effettuare l’operazione di pastorizzazione in casa bisogna immergere completamente i barattoli riempiti e ben chiusi in acqua, facendoli bollire per almeno 30 minuti.

Confettura di fichi

Una ricetta semplice e molto versatile, per racchiudere in un barattolo i sapori estivi e goderseli tutto l’anno.

Ingredienti:

  • 1 kg di fichi
  • 500 gr di zucchero
  • scorza di un limone (non trattato)
  • succo di mezzo limone

Sbuccia i fichi e tagliali a pezzetti; mettili in una casseruola insieme allo zucchero, alla scorza e al succo di limone. Cuoci a fuoco moderato mescolando di tanto in tanto finché non si addensa (occorreranno circa 40-45 minuti).  Se preferisci una confettura abbastanza fine frullala utilizzando un mixer a immersione. Per verificare di aver raggiunto la giusta consistenza versa un cucchiaino di confettura su un piatto freddo e inclinalo: se la confettura scivola lentamente significa che è pronta. Procedi a invasettarla lasciando poi i barattoli a testa in giù fino a completo raffreddamento, in modo da creare il sottovuoto.   

Ora avrai qualche idea per creare le tue composte o confetture… fai il pieno di frutta estiva e riempi la dispensa!

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Tutta la frutta dell’estate!

Eccoci arrivati! La bella stagione – quella che amiamo di più – è ormai al suo apice.
L’estate delle vacanze al mare e delle passeggiate al fresco in montagna, l’estate lontani dalla frenesia roboante dell’inverno, ma soprattutto da quella caotica della routine lavorativa, l’estate del sole e delle ferie… l’estate delle tavolate sotto la pergola insieme agli amici di sempre, dei picnic nelle pinete che affiancano i nostri litorali più belli, degli spuntini veloci sotto l’ombrellone o del pranzo al sacco durante le escursioni.

Ma cosa mangiamo? È troppo caldo per le preparazioni lunghe ed elaborate, c’è (troppo) poco tempo per cucinare, meglio passarlo a divertirsi insieme a amici e familiari… la soluzione?
Frutta, frutta e ancora frutta! Anche perché non c’è periodo dell’anno migliore per gustarla nel pieno del suo gusto! Un’esplosione colorata di sapore e freschezza, fibre, sali minerali e vitamine: il mix perfetto per affrontare la calura estiva.

La frutta dell’estate: benessere e salute

Dolce, succosa, polposa: sono questi i tre aggettivi che meglio esprimono l’essenza stessa della frutta estiva: dalle pesche alle albicocche, dalle susine al melone fino ad arrivare all’anguria, il simbolo per eccellenza della bella stagione.

Ma analizziamola nel dettaglio, la fruttiera colorata dei mesi più caldi dell’anno, perché ognuno dei suoi frutti è un concentrato di sapore e nutrienti ideali per mantenersi in forma nonostante le temperature elevate di questo periodo.

Pesche

Pesche Noci Nettarine, Pesche Gialle, Pesche Piatte Tabacchiere: tante varietà, tante variazioni di sapore per un frutto ricco d’acqua con un bassissimo apporto calorico, l’alimento perfetto anche per chi è a dieta. Sono diuretiche, depurative e ricche di fibre, abbassano il colesterolo, agevolano la digestione e facilitano il transito intestinale. Grazie ai sali minerali che contengono, aiutano a tirarsi su se si è particolarmente stanchi o affaticati per la pressione troppo bassa. Sono ricche di vitamine A e C (fondamentali per la rigenerazione della pelle), di antiossidanti antagonisti delle malattie cardiovascolari e di selenio che ripara le cellule dai danni del tempo.

Susine

Un tripudio di colore per un frutto carico di fibre sottili: Rosse, Gialle o Scure, le susine sono ricche di vitamina A che favorisce la diuresi, disintossica l’organismo e stimola il sistema nervoso. Avendo anche tanti zuccheri, sono ottime per recuperare le forze dopo un’intensa giornata di attività fisica. Senza dimenticare che hanno anche un’azione lassativa.

Albicocche

Le albicocche contengono molte vitamine – soprattutto la vitamina A che combatte i radicali liberi – sali minerali e fibre e rappresentano lo spuntino spezza fame perfetto nelle calde giornate di luglio e agosto, hanno infatti poche calorie e sono indicate anche per chi segue diete ipocaloriche.

Meloni

Liscio di Mantova, Gialletto, Retato della Sicilia o Retato della Romagna: esistono molte varietà di meloni e tutte estremamente golose! Questo frutto contiene un’elevatissima percentuale d’acqua (circa il 95% del suo peso) ed è ricco di vitamina A, B e C insieme a calcio, ferro e fosforo. Tra le proprietà benefiche per l’organismo, combatte il bruciore allo stomaco, depura i reni ed è un alimento per chi è a dieta perché una porzione media ha solo 60 calorie.

Anguria

C’è la Dumara, la classica da mangiare a fette e c’è quella Baby che si apre e si finisce: l’anguria o cocomero è un frutto originario delle fasce tropicali africane ma ormai è diventata, nell’immaginario collettivo, l’icona stessa dell’estate. È il frutto più efficace – insieme all’ananas – per combattere la ritenzione idrica. Con buona pace della tanto odiata cellulite.

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Il Contadino racconta: curiosità sulle fragole

Le fragole mettono d’accordo tutti, grandi e bambini. Che arrivino a fine pasto per un dessert fresco e leggero, o in una marmellata casereccia spalmata sul pane a merenda, o in un cocktail primaverile… difficile trovare qualcuno che non le ami!  Anche la medicina le ritiene un ottimo cibo: sono antiossidanti, ricche di vitamina C (ne contengono più che le arance!) e minerali, poco caloriche.

Una leggenda racconta che le fragole siano nate dalle lacrime della dea Venere, distrutta per la morte dell’amato Adone. In effetti hanno la forma di piccoli cuori, e molte culture le ritengono un cibo afrodisiaco, oltre che terapeutico.

In realtà non sono né una bacca né un frutto: quello che si mangia è l’infiorescenza, mentre i veri frutti sono i puntini distribuiti su tutta la polpa rossa. Le fragole appartengono alla famiglia delle rosacee, quindi sono “cugine” delle rose… e infatti il profumo dei loro fiori in primavera è dolcissimo.

Le fragole sono un perfetto ingrediente per tantissime ricette, dolci e salate; nel prossimo articolo ne consiglieremo alcune, intanto fai una bella scorta e goditi la loro freschezza!